Commento a cura dell'avv. Guido De Domenico, guido.dedomenico@nordestavvocati.it
Negli ultimi decenni, sulla scorta di benefici fiscali e di un asserito basso rischio, ha avuto un crescente successo la vendita delle polizze c.d. linked. Ossia contratti, generalmente qualificati assicurativi e caratterizzati dalla diretta dipendenza della prestazione al valore di una entità di riferimento: fondo di investimento per le polizze di tipo unit-linked, indice azionario o altro paniere per quelle index- linked. Molti clienti, tuttavia, certi di aver acquistato un sicuro prodotto assicurativo, scoprivano solo al maturare delle perdite la potenziale rischiosità del prodotto.
La tematica è stata portata all'attenzione dei Giudici di merito e legittimità.
Il baricentro della questione
Come comprendere se il contratto unit o index linked stipulato è assicurativo o ha natura di investimento finanziario?
I Giudici di merito e legittimità prima di tutto hanno chiarito l'irrilevanza della qualificazione giuridica attribuita dalle parti al contratto (così recentemente ad es. Cass. Civ. Ordinanza 10333/2018; Tribunale Bologna Sent., 11.05.2017). La mera denominazione "contratto di assicurazione" di per sé non è dunque decisiva ai fini della qualificazione.
Ciò che differenzia il contratto assicurativo da quello finanziario è, innanzitutto, la diversità di funzione.
Il contratto di assicurazione ha funzione previdenziale e di risparmio. Deve garantire al beneficiario, al verificarsi di un evento, la disponibilità di una somma di denaro. Ciò implica che al beneficiario deve essere sempre garantita una determinata prestazione, a prescindere dai risultati della gestione finanziaria dell'impresa di assicurazione del fondo di investimento per le polizze di tipo unit-linked, o dell'indice azionario per le index-linked. Dunque il rischio della gestione finanziaria grava sull'assicurazione che dovrà comunque corrispondere una determinata prestazione minima.
Diversa è la funzione del contratto di investimento finanziario nel quale è rimesso alla libertà delle parti scegliere su chi grava il rischio dell'andamento dei mercati.
Conclusioni
Pertanto, hanno concluso i Giudici, da ultimo di Cassazione con l'ordinanza n.10333 di quest'anno, è solo la garanzia della conservazione del capitale alla scadenza a qualificare assicurativo il contratto unit o index linked.
In mancanza di tale clausola il contratto rientra nell'ambito degli investimenti finanziari con conseguente applicazione del T.U.F. (Testo Unico Finanza) e, in particolare, dell'art. 23 che prescrive la forma scritta a pena di nullità, dell'art. 21 che impone obblighi di correttezza e trasparenza, e di adeguatezza come da Regolamenti Consob pro tempore vigenti.
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